I firmatari della lettera pubblicata sul Financial Times chiedono che imporre i limiti di velocità sia una prerogativa di città e regioni. Criticata la riforma del codice della strada italiano, perché le nuove norme ostacolerebbero la capacità delle autorità locali di fissare limiti di velocità inferiori «fondamentali per abbattere le emissioni e rendere anche le strade più sicure».
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